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“ORIGINAL STARRY NIGHTS” 2018

Programma e note del Roccella jazz Winter session “A Merry Christmas & a Jazzy New Year” a cura del direttore artistico Vincenzo Staiano.

 

E’ costellata di prime assolute “A Merry Christmas & A Jazzy New Year” l’ormai tradizionale rassegna natalizia di Roccella Jazz in programma tra la fine di dicembre e i primi giorni del nuovo anno. E’ giunta alla quinta edizione ed è intitolata “Original starry nights” perché comprende ben quattro produzioni originali su cinque concerti, alcune imperniate su grandi stelle del firmamento musicale.

Programma Roccella Jazz 2018 winter session

Si tratta di una mini serie di eventi, non spiccatamente jazz ma all’insegna della commistione tra generi diversi, che comprende cinque proposte musicali che spaziano dal rock al jazz, dal blues al gospel. Sono previsti, infatti, due omaggi a grandi interpreti della canzone italiana come Lucio Battisti e Pino Daniele. Il primo rigorosamente rock partendo da un recente libro del giornalista e scrittore Donato Zoppo e il secondo in chiave jazzistica con le canzoni tratte da un Cd registrato a luglio da Convergenze Parallele il quartetto della giovane cantante napoletana Emilia Zamuner, vincitrice di un prestigioso premio intestato a Massimo Urbani. Di tenore diverso una simpatica e singolare performance con al centro Carmelo Coglitore, astro nascente del jazz italiano. Il sassofonista siciliano ripete una brillante rivisitazione di arie d’opera e canzoni d’epoca in chiave d’improvvisazione jazzistica, coadiuvato da un percussionista e dal suono di vecchie registrazioni in vinile azionate e illustrate da un collezionista e musicologo. Le altre due proposte, invece, sono strettamente legate al Natale, come il concerto di Capodanno del prestigioso coro gospel “Composition of Praise” di Samuel "Eddie" Cromwell, proveniente da Washington, e un repertorio di standard natalizi presentato in duo per la prima volta dal cantante Anthus, spagnolo d’adozione, già ospite di successo della sessione estiva di Roccella Jazz.

 

IL NOSTRO CARO LUCIO” - Un omaggio a Lucio Battisti,

STORIA, CANZONI E SEGRETI DI UN GIGANTE DELLA MUSICA ITALIANA

Presentazione e illustrazione dei brani a cura di Donato Zoppo con i contributi musicali degli Uomini Celesti

Sacha Barbato, voce, chitarra acustica

Giampaolo Capone, chitarra elettrica, cori

Diego Ruggiero, basso elettrico, cori

Simone Paglia, batteria

Produzione originale e prima assoluta

Roccella Jazz 2018 winter session 29 Dicembre Lucio Battisti

Lucio Battisti è sempre al centro di rivisitazioni del suo immenso patrimonio musicale e poetico da parte dei musicologi del nostro paese. In questa scia s’inserisce anche la recente e accurata ricerca di Donato Zoppo pubblicata dalla prestigiosa Casa Editrice Hoepli in occasione del ventennale dalla scomparsa del genio di Poggio Bustone. S’intitola “Il nostro caro Lucio - Storia, canzoni e segreti di un gigante della musica italiana” e raccoglie curiosità, interviste e testimonianze di chi l’ha conosciuto da vicino. Rinunciando alla tradizionale presentazione del libro (già fatta allo Spirit di Milano in occasione del ventennale), Zoppo a Roccella proporrà, per la prima volta in assoluto, la storia di Battisti sul palcoscenico, nella forma illustrazione dei brani/concerto, accompagnato dalla rock band gli Uomini Celesti.

Donato Zoppo - al suo secondo lavoro su Battisti- è giornalista, scrittore e conduttore radiofonico. Scrive per Audio Review e Jam. Dal 2007 conduce sulle frequenze di Radio Città BN "Rock City Nights", uno dei programmi rock più seguiti. Ha scritto molti libri su nomi storici come King Crimson, Area, PFM, Genesis e molti altri.

Gli Uomini Celesti sono una rock band di nuovissima costituzione, nata da una formazione di lunga esperienza, i Lemon Haze. Ancora attivi, sono una delle più longeve e apprezzate tribute band in Campania. Come Uomini Celesti, invece, si concentrano invece sul repertorio di Battisti, con un'impronta rock derivante dalla loro estrazione e con un nome prelevato direttamente dal capolavoro Anima Latina (1974).

 

JAZZ BACK TO GRAMMO

Il jazz torna ai grammofoni e alle prime registrazioni sonore con Carmelo Coglitore e Tonino Palamara che improvvisano partendo dall’ascolto di incisioni originali a 78 giri proposte dal musicologo Giuseppe Nicolò.

Carmelo Coglitore, sassofono

Tonino Palamara, percussioni

Giuseppe Nicolò, collezionista e musicologo

Produzione originale

Roccella Jazz 2018 winter session 30 Dicembre

Carmelo Coglitore, oltre a essere un nuovo e apprezzato talento del jazz italiano, è un musicista che non finisce mai di stupire per le sue improvvisazioni flash fatte nei luoghi più impensabili (una performance nella carlinga di un aereo durante un volo di linea o un solo in mezzo agli scogli di una spiaggia desolata in compagnia di una bella danzatrice). In questa occasione lo fa improvvisando su vecchie registrazioni in vinile insieme ad alcuni compagni d’avventure musicali.

Jazz back to grammo”, infatti, è una produzione originale di Roccella Jazz che mette l’improvvisazione al centro di una performance per sassofono e percussioni basata sull’ascolto di vecchie incisioni a 78 giri fatti “girare” su grammofoni d’epoca provenienti dalla collezione privata del musicologo e collezionista Giuseppe Nicolò, presidente di “Musica Vita”. Si tratta di un progetto del Festival già sperimentato, con successo e organico diverso, a Condoianni, la scorsa estate, in collaborazione con Civitas Solis e il Comune di Sant’Ilario. Sarà, infatti, lo stesso musicologo a illustrare i brani che poi saranno arrangiati e improvvisati all’istante dal sassofonista Carmelo Coglitore che, per l’occasione, sarà accompagnato dal percussionista Tonino Palamara. Si tratta di un’operazione dal chiaro sapore vintage con 78 giri che vanno dall’opera, al blues, alla musica popolare dalla fine dell’ottocento agli anni cinquanta del novecento. La scorsa estate Nicolò è stato al centro di un colossale esperimento musicale al Festival di Bela Bartok in Ungheria con 100 grammofoni, 100 vocalist, 100 78 giri e un direttore d’orchestra a dirigere il tutto.

 

Concerto di Capodanno

COMPOSITION OF PRAISE

Gospel Choir from Washington D. C.

Direttore: Samuel "Eddie" Cromwell, tastiere

Special guest: Carmelo Coglitore, sassofono

Produzione originale

Roccella Jazz 2018 winter session 01 Gennaio

L’inizio del nuovo anno sarà segnato dal concerto del coro gospel “Composition of Praise”, fondato nel 2013 dal pianista, compositore e direttore Samuel "Eddie" Cromwell raggruppando oltre 35 coristi provenienti dalle migliori formazioni gospel dell’area metropolitana di Washington. Un progetto che si è sviluppato nell’ambito delle attività del coro della Chiesa di Sant’Agostino (nato nel 1977 e di cui Cromwell è direttore dal 1998) che è la chiesa madre dei cattolici afro-americani della capitale degli Stati Uniti. Il coro della Chiesa di San Agostino nel passato si è esibito all’interno della Basilica di San Pietro e in Vaticano alla presenza di Giovanni Paolo II e, in seguito, con la direzione di Cromwell, al cospetto dei papi Benedetto e Francesco in occasione di due loro visite a Washington. Questo a dimostrazione dell’origine cattolica della formazione, anche se nel suo repertorio accoglie brani di tutta la tradizione gospel americana. Cromwell ha diretto anche alcune esibizioni alla Casa Bianca per i presidenti Clinton, Bush e Obama, in tempi diversi e in occasione delle visite dei due papi.

Il Concerto di Capodanno del coro statunitense è all’insegna dell’originalità perché prevede la presenza di uno special guest con un ruolo di solista nell’ambito della performance del coro. Si tratta del sassofonista Carmelo Coglitore che si sta affermando a livello nazionale e internazionale. E’ previsto, infatti, che il musicista siciliano intervenga in alcuni brani del vasto repertorio gospel presentati in quell’occasione dal “Composition of Praise”.

 

"CHI TEN'O MARE" - Omaggio a Pino Daniele

CONVERGENZE PARELLELE

Emilia Zamuner, voce

Paolo Zamuner, piano

Lorenzo Scipioni, basso

Michele Sperandio, batteria

Roccella Jazz 2018 winter session 02 Gennaio

Il progetto che il quartetto Convergenze Parallele presenta a Roccella è un omaggio a Pino Daniele che s’intitola “Chi ten’omare”, con un chiaro richiamo a un famoso brano del bluesman napoletano. Non si è in presenza di una tribute band, ma di una formazione che omaggia Daniele con una performance all’insegna del jazz più moderno. Infatti, sono tutti originali gli arrangiamenti delle canzoni del compianto musicista partenopeo inclusi nel progetto. Nella maggior parte dei casi si tratta di brani contenuti nel Cd "Chi Ten'o mare" di recente pubblicato dal gruppo con l’etichetta Dodicilune.

Il quartetto Convergenze Parallele è una formazione che comprende la giovane cantante Emilia Zamuner, il fratello Paolo al pianoforte, Lorenzo Scipioni al basso e Michele Sperandio alla batteria. Elemento di punta della formazione è la giovane vocalist napoletana che negli anni scorsi si è messa in luce vincendo l'edizione 2016 del Premio Massimo Urbani dedicato al compianto sassofonista romano (che negli anni ottanta è stato più volte brillante ospite di Roccella Jazz). Ci è riuscita, dopo vent'anni di predominio di strumentisti maschili, con una selezione di brani accurata e coinvolgente.

 

ANTHUS

JAZZ FOR CHRISTMAS

Anthus, voce

Néstor Giménez, piano

Roccella Jazz 2018 winter session 03 Gennaio

Il cantante Anthus torna a Roccella, accompagnato dal pianista catalano Néstor Giménez, con un nuovo progetto intitolato “Jazz for Christmas”. Il vocalist siciliano, ma catalano d’adozione, è stato senza dubbio la grande rivelazione della XXXVIII edizione di Rumori Mediterranei. La sua performance al Teatro al Castello, infatti, ha impressionato sia i critici che il pubblico di quella serata. Tutti hanno apprezzato il suo progetto Caleidoscopic, presentato per la prima volta in Italia insieme al suo quartetto spagnolo. Gli aspetti della sua esibizione e della sua personalità che in quell’occasione hanno colpito di più gli osservatori sono stati le notevoli doti canore e il background socio-culturale fatto di un mix di Sicilia, Irlanda e Catalogna, regioni e paesi nei quali è vissuto e si è formato assorbendone il patrimonio musicale. Di fatto sono questi gli elementi chiave della sua impostazione canora, insieme al particolare patrimonio timbrico e alla capacità di spaziare in un vasto e articolato range espressivo che pochi cantanti si possono permettere. Lo ha dimostrato anche ai numerosi studenti che hanno seguito con entusiasmo la sua master class di canto.

Considerato ormai dalla critica internazionale “Il crooner del jazz mediterraneo” e “una delle migliori voci del jazz spagnolo”, Anthus a Roccella presenta un progetto originale imperniato sui grandi classici della tradizione natalizia internazionale con arrangiamenti e interpretazioni originali di un repertorio di 8 brani provenienti dagli Stati Uniti e altri come “Silent night” (Austria), “Elisa” (Spagna) e “Abbobbo’” (canzone popolare siciliana) appartenenti, invece, alla tradizione musicale europea.

Vincenzo Staiano

Direttore Artistico Roccella Jazz Festival.

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